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Criterio di riparto tra giustizia sportiva e giustizia dello Stato

“Ai sensi dell’art. 3, d.l. 19 agosto 2003, n. 220, recante “disposizioni in materia di giustizia sportiva” e convertito dalla l. 17 ottobre 2003, n. 280, esauriti i gradi della giustizia sportiva – e ferma restando la giurisdizione del giudice ordinario sui rapporti patrimoniali tra società, associazioni e atleti – ogni altra controversia avente ad oggetto atti del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) o delle Federazioni sportive non riservata agli organi di giustizia dell’ordinamento sportivo ai sensi del precedente art. 2, è devoluta alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.”
Sentenza Consiglio di Stato sez. V, 09/07/2019, n.4790

L’aggiudicatario all’asta giudiziaria di un immobile decaduto per omesso versamento del saldo prezzo non ha diritto a ricevere l’avviso della successiva vendita

L’aggiudicatario all’asta giudiziaria di un immobile, che sia dichiarato decaduto per omesso versamento del saldo del prezzo nel termine stabilito, non ha diritto a ricevere, diversamente dal debitore esecutato, la notificazione dell’avviso della successiva vendita, sebbene dall’esito della stessa dipenda la misura in cui egli sarà tenuto nei confronti della procedura ai sensi dell’art. 587 c.p.c., comma 2.
Sentenza Cassazione civile sez. VI, 15/11/2019, n.29732

Il ritardo INPS nella liquidazione della pensione non è causa di risarcimento del danno non patrimoniale

Ai fini della risarcibilità del danno non patrimoniale è necessario: 1) che l’interesse leso, attinente a diritti inviolabili della persona, sia di rango costituzionale; 2) che sussista una lesione grave, con offesa che superi la soglia minima di tollerabilità; 3) che si tratti di danno non futile, cioè non consistente in meri disagi o fastidi; 4) che vi sia una specifica allegazione sulla natura e sulle caratteristiche del pregiudizio, non potendo mai ritenersi il danno in re ipsa (escluso il risarcimento del danno derivante dal perdurante inadempimento dell’INPS a fronte della sentenza di condanna alla riliquidazione di prestazione pensionistica in godimento; il giudicato adempiuto in ritardo consisteva nella riliquidazione della pensione in godimento e non nell’attribuzione di un trattamento pensionistico a soggetti sprovvisti di redditi previdenziali, pertanto non era ipotizzabile in modo presuntivo alcuna lesione di diritti relativi al soddisfacimento di bisogni primari della persona).
Cassazione civile sez. VI, 09/12/2019, n.32080

L’impugnazione dell’estratto del ruolo è ammissibile ove il contribuente deduca la mancata o invalida notifica della cartella esattoriale

In materia di riscossione di crediti previdenziali, l’impugnazione dell’estratto del ruolo è ammissibile ove il contribuente deduca la mancata o invalida notifica della cartella, in funzione recuperatoria della tutela prevista dall’art. 24 del d.lgs. n. 46 del 1999, ovvero intenda far valere eventi estintivi del credito maturati successivamente alla notifica della cartella, in tal caso prospettando – sul piano dell’interesse ad agire – uno stato oggettivo di incertezza sull’esistenza del diritto (anche non preesistente al processo), non superabile se non con l’intervento del giudice. (Nella specie, l’interesse ad agire è stato ravvisato nella contestazione da parte dell’ente previdenziale dell’avvenuta prescrizione del credito in epoca successiva alla notifica della cartella).
Sentenza Cassazione civile sez. lav., 12/11/2019, n.29294